“Una donna che a cinquant’anni vede il mondo come lo vedeva a venti, ha sprecato trent’anni della sua vita”.
La citazione con cui apro questo post è presa da Mohammad Alì, egli all’epoca parlava al maschile, ma ho voluto modificarla per voi per annunciarvi la nascita di una nuova sezione dedicata a chi ha già soffiato o presto soffierà le fatidiche e un po’ famigerate 50 candeline.
Guardandomi un po’ intorno online scopro che il sito Victoria50.it tratta esattamente questo argomento, così lasciandomi ispirare e allacciando nuove collaborazioni, ecco a voi…
– rullo di tamburi please –
Victoria 50
Perché?
Perché credo che 50 sia un’età speciale, non un traguardo ma una nuova partenza con un bagaglio di esperienze e conoscenze più solido, meno polvere rosa zuccherosa negli occhi e più consapevolezza della propria femminilità, delle proprie potenzialità e delle propri traguardi.
Donne “consolidate” insomma, donne forti, donne innegabilmente donne che meritano un interlocutore adatto alla propria voce.
E siccome penso anche che nel 2015 non abbia senso né vedere, né pensare alle cinquantenni e over come donne affrante dalla menopausa destinate a chiudersi in casa, vestite di morigerati abiti grigio cenere, a pigozzare (passatemi il termine) davanti alle telenovela sudamericane con il fazzoletto in testa e i ferri da maglia in mano, ho deciso di dar luce a Victoria 50: un inno alle donne che non vogliono essere trattate da ragazzine, ma neanche da vecchie bacucche!