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BE – WAS – BEEN. Il futuro è nell’aria.

Avete in mente quei film e serie tv di fine anni 70 dove, esseri provenienti da vari pianeti e galassie riuscivano a comunicare tra loro grazie a marchingegni avveniristici? Solitamente tali aggeggi venivano posizionati contro le corde vocali o sulla bocca ed essi erano in grado di tradurre simultaneamente qualsiasi conversazione.

Bene, presto tutto questo possibile.

 

Nella notte del 28 maggio scorso l’amministratore delegato di Microsoft ha presentato, al pubblico della Code Conference di Rancho Palos Verdes in California, “Translator”, la nuova applicazione di Skype che permetterà di effettuare una video telefonata via Skype parlando nella propria lingua mentre, dall’altra parte, l’interlocutore ascolterà una traduzione simultanea.

E quindi addio costosi corsi di lingua serali, addio per sempre dizionari cartacei, addio ore ore di comprensione audio, addio vacanze studio in famiglia, addio poliglottismo. Benvenuto futuro.

Ma se è vero che imparare una lingua straniera, specialmente una molto distante dalla nostra lingua madre, mantiene il cervello giovane e attivo, ciò potrebbe significare una progressiva atrofizzazione delle nostre facoltà cerebrali e così ci ritroveremo vecchi a 20 anni e decrepiti a 40.

Mah, io per non correre il rischio vado a ripassarmi un po’ di ideogrammi giapponesi che domani ho un esame.

– Sayoonara! –

Translator, sarà lanciato con tutta probabilità entro la fine dell’anno, ma non è chiaro se l’applicazione sarà gratuita o a pagamento.

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